aa


w
w






s



































z
z


a
a
a
MESSAGGIO DEL PASTORE
"Lettera per il Tempo di Avvento anno 2022"
3
a
Miei Carissimi parrocchiani, domenica prossima 27 novembre finalmente, entriamo nel tempo dell’Avvento. Questo tempo forte che la Chiesa ci offre come occasione da cogliere, per preparare la nostra vita ad attendere la venuta del Signore Gesù. L’Avvento non ci prepara semplicemente alla celebrazione del Natale, ma ancor di più, ci ricorda che l’uomo credente vive e abita la storia con lo spirito di colui che si lascia sorprendere continuamente dal fatto che essa è continuamente visitata dalla presenza di Dio. La quotidianità è il tempo dove Dio si manifesta ancora oggi. È il luogo nel quale poter accorgersi che Egli continua a prendersi cura di noi, nonostante le nostre infedeltà e le nostre distrazioni.
Con l’Avvento, lo sappiamo, inizia un nuovo anno liturgico, Anno A, privilegeremo la lettura del Vangelo secondo San Matteo, che ci accompagnerà a scoprire e a favorire questo volto di un Dio amante dell’uomo. La preparazione all’incontro col Dio-con-noi, con Colui che non è venuto una sola volta nella storia, ma continua a rendersi presente nel segno della Parola e del Pane, in attesa di tornare nella Gloria, sarà il modo per far crescere in noi la passione per una Chiesa unita perché attratta dallo stesso Signore Gesù e dunque credibile agli occhi di chi ancora non lo conosce o lo ha conosciuto in modo impreciso e sbagliato.
Vogliamo scandire i “tempi forti” di questo anno pastorale che ruotano attorno all’importante tema della Chiesa sinodale. Il camminare insieme è davvero fondamentale. Cominciando con il tempo di Avvento, cercheremo di declinare nella nostra riflessione e nella nostra preghiera il tema della comunione nella Chiesa come frutto della Pasqua di Gesù che ogni domenica si celebra e si rinnova. Una Chiesa unita, fatta di tante diversità capaci di parlarsi, di vivere una comunione che non sarà mai uniformità, ma corresponsabilità per il bene di tutti.
È l’invito che sentiamo rivolto a ciascuno di noi, famiglie e bambini, giovani e ricchi di anni per provare a rimetterci in gioco nel fare dell’amore reciproco la chiave per vivere davvero l’unità in ogni relazione che abitiamo, e dell’incontro con il Signore Gesù un’opportunità per imparare a lasciare tutte quelle cose che ci impediscono di dire «questa sì che è vita!». Anche quest’anno ci apprestiamo a vivere il tempo di Avvento! Tempo di attesa. Tempo per stupirci. Tempo per aprire il cuore. Tempo per invocare la pace sulla terra!
È un annuncio di gioia che risuona in tutto il mondo. Nascendo da Maria a Betlemme, Gesù ci riapre la porta di casa e ci offre la possibilità di tornare ad essere pienamente figli. Il nostro sguardo è orientato al mistero della nascita del Figlio di Dio. Un evento che colma di gioia le nostre vite e pervade, per sempre, il tempo e la storia: è la gioia del sentirsi amati e rappacificati da Dio. Come hanno cantato gli angeli ai pastori, la gloria di Dio e la pace agli uomini sono i doni generati dalla nascita e dalla risurrezione di Gesù: l’incarnazione e la redenzione rendono l’uomo nuovo e riconciliato, facendone la “gloria di Dio”. Il Dio fatto uomo ci dona la consapevolezza che non c’è un attimo della storia umana e delle vicende personali che non sia segnato dal persistente desiderio di bene del Padre per ogni uomo.
La nostra vita diventa bella e felice quando attendiamo qualcuno di caro e importante. Ricordate le parole della volpe al Piccolo Principe?
“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!”.
E l’Avvento vuole essere questo tempo di grazia in cui prepararci, con semplicità, ad accogliere il Signore che ci viene incontro, e rendere nuovo il nostro desiderio di Dio. L’attesa di Gesù che viene chiede vigilanza, chiede di essere pronti. Essere vigilanti, vegliare, non significa avere gli occhi aperti, ma avere il cuore libero e rivolto nella direzione giusta, cioè disposto all’ascolto, al dono e al servizio. Dobbiamo cioè svegliarci dal sonno del pessimismo e dell’indifferenza che diventa assenza di preghiera e di carità. Ecco allora che attendere davvero il Signore significa cercarlo nella sua Parola e incontrarlo in coloro che ogni giorno bussano alla porta del nostro cuore per essere ascoltati ed accolti.
Questa è la vera attesa, l’attesa del cuore: imparare ad andare incontro ai tanti volti, alle tante storie, a quegli ultimi, in cui, ancora oggi, il nostro Dio continua ad incarnarsi; in quei piccoli che sono il segno della tenerezza di Dio. Gesù viene come un povero per trasformare la tristezza di tanti in gioia e rendere più umano il nostro mondo. Questo tempo di attesa, allora, ci invita a lasciarci sorprendere, lasciarci meravigliare dalla novità di Dio, che viene a rinnovare, ci invita a coglierne l’essenzialità, l’essenzialità nell’ incontro con ciò che dà valore al nostro vivere, per riconoscere la vera bellezza nascosta nelle pieghe e a volte anche nelle piaghe di questa nostra storia e di questo nostro tempo.
Certamente, la pandemia e i venti di guerra che ancora viviamo hanno portato tanta sfiducia e paura. Ma è tempo di sperare. È tempo di sognare, insieme, un futuro che non può essere un ritorno nostalgico alla vita di prima, ma entrare sempre più nella vita di Dio, ad una fraternità e amicizia nuova, con tutti, in particolare gli ultimi, gli anziani, le persone sole, gli immigrati, coloro che hanno fame e sete di giustizia e di pace, coloro che la nostra società continua a mettere ai margini.
Cari fratelli e sorelle, l’attesa di questo incontro con il Dio che si fa uomo non delude mai la nostra attesa. L’Avvento ci aiuta a trasformare la speranza nella certezza che Colui che aspettiamo ci ama e non ci abbandona mai. Infatti, come ci ricorda il libro dell’Apocalisse, Lui è già alla porta del nostro cuore e bussa, desidera entrare nella nostra vita, desidera sedersi alla mensa del nostro cuore.
Che sia allora un tempo di grazia per vivere non un altro Avvento, un nuovo Avvento, ma un Avvento nuovo, un Natale nella novità e nella luce di Dio. Maria, donna dell’attesa, accompagni i nostri passi in questo nuovo anno liturgico che iniziamo e ci aiuti ad essere davvero donne e uomini che sanno attendere, che sanno farsi prossimi, che sanno vivere la tenerezza e la misericordia per accogliere ogni giorno il Dio-Bambino che viene, il Dio povero che viene ad arricchire e rendere significativa la nostra vita.

Buon cammino di Avvento a tutti voi
                  
 Vi abbraccio forte e vi benedicoV
Il Vostro Parroco
Don Domenico D’Alia, C.PP.S
parrocosangaspare@gmail.com
Come 
Archivio Benvenuti
Festa Onomastica 23 Ottobre 2019
La Festa di Ogni Santi
Il Tempo di Avvento
Il Santo Natale
La Santa Quaresima
Quaresima al Tempo del Coronavirus
Messaggio per la Santa Pasqua 2020 al tempo del Coronavirus
Messaggio del parroco per la riapertura delle Sante Messe con il popolo
Lettera del Parroco Inizio Anno Pastorale 2020-2021
Tempo di Avvento
Santa Quaresima 2021
Messaggio per la  Santa Pasqua 2021
Lettera apertura Anno Pastorale 2021-2022
Messaggio Quaresima 2022
Messaggio Pentecoste 2022
Inizio Anno Pastorale 2022-2023
Parroccchia San Gaspare | sito ufficiale senza scopo di lucro | tutti i marchi, tutte le immagini e tutti i filmati sono di proprietà dei rispettivi detentori | progettazione e realizzazione Parrocchia San Gaspare 2019 © - San Gaspare Church | official site without scope non profit | all the marks, all the images and all the video films are of property of the respective holders | planning and graphical realization San Gaspare Church 2019 © | questo sito utilizza cookie per migliorare la tua permanenza all'interno del nostro spazio web continuando la tua visita acconsenti al loro utilizzo